Martona di Venezia 2018 - Ferretti Ezio

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Martona di Venezia 2018

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Decido di correre la maratona di Venezia dopo aver corso la mezza maratona di Trieste. Ritornare in Veneto dopo tanti anni vissuti da quelli parti, mi affascina e poi l’arrivo nel cuore della città mi carica e mi stimola enormemente. Nel mese di Maggio e Giugno faccio qualche garetta del circuito Corrilabruzzo ma con la mente proiettato sulla preparazione estiva. Nel mese di Luglio mi concedo vacanza: vado al  in mare, dove oltre a fare delle belle nuotate faccio lunghe camminate  in acqua e sulla battigia. Inizio gli allenamenti specifici all’inizio del mese di Agosto con tre allenamenti settimanali: il martedì corsetta leggera,  il giovedì ripetute e il sabato e/o la domenica lunghi a crescere. Sono 35 il numero di allenamenti programmati per un totale di 540km, mi propongo di non saltare nessun allenamento  e correrle con qualsiasi tipo di tempo. Purtroppo a causa della perdita della mamma, 13 Agosto, devo assolutamente saltare due allenamenti quelli del 13 e 16 Agosto. Il programma procede molto bene ed avverto, col passare del tempo, ottime sensazioni, il mio corpo risponde bene alle varie sollecitazioni e più mi alleno più mi viene voglia di correre, come una droga.   Ecco, finalmente arriva il momento di partire, sono sereno e tranquillo ben consapevole  della corsa ma non temo nulla, anche se il servizio meteo dà il giorno della gara tempo  con pioggia, non mi preoccupa, invece a preoccuparmi un poco è il forte vento oltre i 60 e/o 70 km/km che danno in previsione. Il giorno della gara sveglia alle 5:30, alle 6 colazione e alle ore 7:00 pronti via in pullman da Mestre per andare a Stra, da dove si parte. Arrivato a Stra trovo una pioggia abbastanza abbondante e un vento fastidioso, ma non molto preoccupante, sono troppo concentrato sulla gara. Alle ore 9:20 inizia la gara, tutto bene, i km passano velocemente e il mio ritmo gara procede così come lo avevo preparato. Arrivati nelle vicinanze di Mestre, circa 25 km dall’avvio, ecco che si va vivo un vento insistente e man mano che ci si avvicina a Venezia il vento diventa sempre più forte e Nel Parco San Giuliano arriva anche una forte pioggia, ma  il brutto, ovvero l’inferno si ha sul ponte della Liberta. Sono momenti difficilissimi, perché un fortissimo vento e una pioggia battente, che vien addosso in senso contrario al movimento, impediscono di proseguire con un certo criterio, qui si deve solo lottare per proseguire, ma correre assolutamente è impossibile, sono 4 km di calvario, ma la sorpresa maggiore si ha a Venezia dove ci spetta l’acqua alta, Venezia è allagata, viene cambiato anche il percorso, ma le difficoltà sono tante. I famosi ponti a Venezia, diventano momenti in cui non sono immerso nell’acqua. Faccio qualche foto ricordo e finalmente finisco la mia maratona in 6:05:23. Davvero un’avventura per gli ultimi 15km, ma felice e orgoglioso di aver finito una gara durissima con condizioni meteo al limite che hanno messo a dura prova le mie risorse.
a cura di Ezio Ferretti - sito ottimizzato con WebSite X5 Evolution - attività sportiva: podismo
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